Successione impresa in Italia
La successione dell’impresa familiare per un cittadino straniero in Italia è un passaggio molto delicato, soprattutto in un contesto normativo complesso come quello italiano. Per i cittadini stranieri che possiedono attività nel nostro Paese, comprendere le regole della successione è fondamentale per evitare problemi e garantire continuità all’impresa.
Se fai parte della popolazione di stranieri residenti in Italia, o anche, se sei una persona residente all’estero di nazionalità italiana, potresti trovare particolarmente complesso comprendere la normativa che regola la successione azienda mortis causa.
Boschetti Studio Legale, il nostro studio di diritto internazionale, è pronto ad aiutarti a pianificare la trasmissione della tua azienda in Italia nel rispetto delle leggi locali e delle tue esigenze.
Devi sapere che garantire il passaggio generazionale delle aziende è un’operazione complessa che richiede pianificazione e un’attenta gestione delle dinamiche familiari e legali. La normativa italiana in tema di successioni, disciplinata dal Codice Civile, prevede regole precise per trasferire l’impresa agli eredi, ma, se sei uno straniero in Italia, bisogna tenere conto anche dei criteri di collegamento previsti dal diritto internazionale privato.
- Successione
- Dichiarazione di successione
- Successione ereditaria
- Successione legittima
- Successione testamentaria
- Successione internazionale
- Pianificazione successoria
- Successione impresa
- Passaggio generazionale impresa
- Patti di famiglia
- Pianificazione patrimoniale
- Patti successori
- Retratto successorio
- Segregazione patrimoniale
- Fenomeni particolari successione
Gestire il passaggio generazionale delle imprese familiari
Premettiamo che l’impresa familiare è un’azienda in cui collaborano uno o più membri della stessa famiglia, partecipando alla sua gestione e alle attività operative. In Italia, la disciplina delle imprese familiari è regolata dal Codice Civile, che prevede che i familiari partecipanti abbiano diritto a una quota degli utili e delle decisioni strategiche dell’impresa, proporzionata al loro contributo di lavoro.
Il passaggio generazionale di un’impresa è un momento molto importante che richiede un’attenta attività di pianificazione. Infatti, ricordato che la successione d’azienda può avvenire sia attraverso testamento che in assenza di testamento (successione legittima), se la successione di un’impresa familiare non è pianificata adeguatamente, possono generarsi conflitti tra gli eredi, a danno dell’integrità dell’impresa.
Si fa riferimento alle norme in materia di diritto successorio, che sono strettamente legate al diritto di famiglia. In questo scenario, lo strumento principe per attuare una corretta pianificazione della successione di un’azienda è sicuramente il patto di famiglia. Tale strumento, che deroga alla regola generale del divieto dei patti successori, viene utilizzato per evitare le lunghe procedure di divisione ereditaria previste dal Codice Civile e la possibilità di insorgenza di liti familiari in fase di divisione ereditaria.
La pianificazione della successione dell’azienda consente pertanto all’attività economica di sopravvivere alla morte dell’imprenditore, senza essere compromessa da liti o spaccature familiari in fase di divisione ereditaria.
Nel caso dei cittadini stranieri è particolarmente importante essere consapevoli che, in assenza di accordi specifici, si applicheranno le norme italiane, che potrebbero non corrispondere a quelle del proprio Paese d’origine. Per questo, è consigliabile rivolgersi un avvocato per successioni, come noi di Boschetti Studio Legale, che potremo assisterti nel preparare una strategia di successione personalizzata grazie ai nostri avvocati specialisti della materia.
Il Patto di Famiglia: cos’è e quando avviene
Il patto di famiglia, introdotto in Italia con legge del 2006, consente all’imprenditore di trasferire anticipatamente l’azienda o le quote societarie a uno o più eredi, evitando così l’apertura della successione tradizionale e i conflitti che possono sorgere tra gli eredi, e consentendo dunque al de cuius di individuare l’erede o gli eredi più idonei per dare un futuro all’impresa e impedirne il disgregamento.
La successione delle imprese può avere ad oggetto anche una quota di comproprietà dell’azienda, nonché un ramo d’azienda, cioè l’articolazione funzionalmente autonoma di un’attività economica organizzata.
Il patto di famiglia può essere stipulato:
- dall’imprenditore che trasferisce l’azienda, in tutto o in parte;
- dal titolare di partecipazioni societarie, che può trasferire le proprie quote, in tutto o in parte.
- L’assegnatario del patto di famiglia deve essere necessariamente:
- il discendente del disponente, ma non per forza un legittimario, in quanto può rivestire tale qualità, oltre al figlio, anche il nipote (o pronipote).
- Il coniuge, viceversa, pur essendo legittimario, non può essere assegnatario del patto di famiglia, né possono rivestire la qualità altri familiari quali ascendenti o i fratelli.
È bene specificare che sussiste una differenza tra soggetti assegnatari e soggetti partecipanti al patto di famiglia. Infatti, per legge devono partecipare al contratto anche i familiari potenziali legittimari, ossia quei soggetti che rivestirebbero tale qualifica se, al momento della stipulazione del patto, si aprisse la successione dell’imprenditore. Tale partecipazione consentirebbe di consolidare l’acquisto del beneficiario, evitargli possibili future azioni di riduzione ed escludendolo dall’obbligo di collazione.
Prevedere la necessità di partecipazione al patto di tutti i legittimari trova la sua ratio nell’interpretazione che vorrebbe il patto di famiglia come una sorta di “anticipo” della distribuzione del patrimonio dell’imprenditore rispetto al momento in cui si apre la sua successione.
Si noti che nel contesto del patto di famiglia, possono effettuarsi donazioni indirette per soddisfare i legittimari che non ricevono l’impresa. Questo permette di bilanciare gli interessi degli eredi, garantendo che tutti ricevano una porzione dell’eredità, rispettando il diritto di legittima. Ne consegue che il patto di famiglia esclude l’applicazione delle regole di collazione per imputazione e collazione volontaria, poiché gli eredi legittimari vi rinunciano esplicitamente al momento della stipula.
Nel contesto di una famiglia che possiede una holding, il patto di famiglia può essere utilizzato per trasferire le quote della holding di famiglia a uno o più eredi, mantenendo il controllo centralizzato delle partecipazioni e assicurando che la gestione dell’intero patrimonio aziendale rimanga unitaria. In questo modo, il patto di famiglia consente una successione ordinata della holding, evitando la dispersione delle partecipazioni tra più eredi.
Pertanto, usando il patto di famiglia, si può stabilire con chiarezza chi sarà il successore al controllo della holding. Patto di famiglia e holding di famiglia sono quindi due strumenti che possono lavorare sinergicamente per pianificare la successione, consentendo di mantenere il controllo familiare dell’azienda e proteggendo il patrimonio aziendale, così da garantire la continuità generazionale dell’impresa.
Per i cittadini stranieri, la consulenza legale è essenziale per comprendere come e quando utilizzare questo strumento, assicurandosi che sia conforme alle normative italiane e a eventuali vincoli normativi del Paese d’origine, ricordando che i patti di famiglia, rientrando nell’alveo delle successioni, sono regolati a livello di diritto internazionale privato dal Regolamento UE n. 650/2012.
La successione dell’impresa in assenza di patto di famiglia
Se non si ricorre al patto di famiglia, la successione aziendale, come la successione degli altri beni del defunto, sarà disciplinata dalle norme sulla successione legittima, regolate dalle norme del Codice Civile. È importante considerare il diritto di legittima, che tutela gli eredi necessari (coniuge e figli), garantendo loro una quota dell’eredità, indipendentemente dalla volontà espressa nel testamento.
La pianificazione in materia di successione di una ditta individuale, o di altra azienda, è essenziale poiché, in difetto, il rischio è che l’impresa venga frammentata tra più eredi, portando potenzialmente a disaccordi sulla gestione futura dell’azienda, al punto da determinarne l’impossibilità di proseguire il suo normale funzionamento. Inoltre, per i cittadini stranieri, potrebbero sorgere problematiche legate all’applicazione di convenzioni internazionali o conflitti di leggi tra il Paese d’origine e l’Italia, come previsto dal Regolamento (UE) n. 650/2012.
Grazie alla nostra esperienza in diritto internazionale, noi di Boschetti Studio Legale possiamo aiutarti a muoverti nelle complessità legali della successione in Italia, garantendo che, con la professionalità di uno studio legale per successioni internazionali, la tua azienda resti unita e continui a prosperare anche dopo il passaggio generazionale.
Consulenza legale per la successione di un’impresa familiare per uno straniero in Italia
La successione di un’impresa familiare in Italia per un cittadino straniero può essere un percorso complesso, soprattutto a causa della necessità di integrare la normativa italiana con le regole del Paese d’origine del disponente.
Per garantire che tutto sia gestito in conformità con la legge italiana e internazionale, noi di Boschetti Studio Legale, studio legale per successioni internazionali, siamo pronti a fornirti consulenza personalizzata. Possiamo assisterti nella stesura di un patto di famiglia, nella preparazione del testamento o nella risoluzione di eventuali controversie ereditarie, aiutandoti a pianificare il futuro della tua azienda in Italia.
La successione di un’impresa familiare per un cittadino straniero in Italia, come si è più volte evidenziato, richiede un’attenta pianificazione e una solida conoscenza delle normative locali, nonché della normativa introdotta dal Regolamento UE sopra citato. Con strumenti come il patto di famiglia e una corretta consulenza legale, possiamo garantire che la tua impresa resti solida e prospera nel tempo. Siamo qui per fornirti l’assistenza necessaria, grazie alla nostra esperienza nel diritto internazionale e nella gestione di imprese familiari.
Hai questioni legate alla famiglia o alle eredità? Siamo qui per aiutarti. Lasciaci i tuoi dettagli qui sotto e parliamone. Ti contatteremo nel più breve tmepo possibile per capire come potremmo supportarti al meglio.
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Quanto costa un avvocato per una successione?
Il costo di un avvocato per una successione varia in base alla complessità del caso e al valore dell’eredità. In media, i costi legali possono partire da un migliaio di euro a valori molto maggiori, includendo anche imposte e altre spese amministrative. Noi di Boschetti Studio Legale forniamo preventivi chiari e trasparenti in base alle tue esigenze specifiche.
Qual è il professionista che fa le successioni?
Il professionista che si occupa delle successioni è l’avvocato specializzato in diritto successorio, in collaborazione con notai per gli atti notarili e commercialisti per gli aspetti fiscali. Boschetti Studio Legale offre consulenza completa, potendo contare di professionisti specializzati nella gestione delle successioni aziendali.