Patti successori in Italia
Sia in ambito di successioni nazionali che internazionali, uno degli argomenti più rilevanti per chi si trova a confrontarsi con la materia sono certamente i patti successori.
In estrema sintesi, il patto successorio è un negozio tramite i quali una persona dispone della propria eredità prima della sua morte. Questi patti sono vietati in molti Paesi, inclusa l’Italia, ma possono essere validi in altri Stati europei. Per gli stranieri che risiedono in Italia o che possiedono beni nel nostro Paese, è fondamentale capire come questi patti successori per stranieri si applicano nelle diverse giurisdizioni.
Boschetti Studio Legale è specializzato proprio a dirimere le differenze di disciplina nei vari ordinamenti nazionali. Aiutiamo i clienti di tutto il mondo a gestire questioni delicate come quelle relative al diritto di famiglia e alle successioni con profili transnazionali.
- Successione
- Dichiarazione di successione
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- Successione internazionale
- Pianificazione successoria
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- Patti di famiglia
- Pianificazione patrimoniale
- Patti successori
- Retratto successorio
- Segregazione patrimoniale
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Patti successori in Italia e nel resto d’Europa
La legge italiana, come anticipato, sanziona con la nullità ogni accordo con cui taluno disponga della propria successione quando è ancora in vita, nonché ogni atto con cui si disponga di diritti che alla persona potrebbero spettare su una successione non ancora aperta.
I patti successori sono vietati perché violano il principio fondamentale del nostro ordinamento secondo cui il testatore deve essere libero di decidere dei propri beni fino al momento della sua morte, anche se sta assumendo vincoli verso il coniuge o i figli, cioè i parenti più stretti.
Rientrano nella fattispecie dei patti successori sia gli accordi che stabiliscono la nomina di un erede in forma contrattuale, sia quelli che riguardano la creazione, trasferimento o estinzione di diritti su una successione non ancora aperta, vincolando le parti in modo tale che la disposizione ereditaria diventi l’esecuzione di un obbligo assunto precedentemente.
Per comprendere meglio, si può richiamare l’esempio in cui la giurisprudenza ha riconosciuto come patto successorio una scrittura privata in cui una sorella aveva accettato il trasferimento di proprietà di immobili del padre ai fratelli, ricevendo in cambio una somma di denaro. Questa somma è stata interpretata come una rinuncia, da parte della beneficiaria, ai suoi diritti di erede legittimaria (Cass., sez. II, 19 novembre 2009, n. 24450).
Tuttavia, la situazione cambia se guardiamo ad altri Paesi europei. Ad esempio, in Danimarca, Polonia, Francia e Slovenia, la legge nazionale vieta i patti successori istitutivi ma ammettono la rinuncia all’eredità preventiva; mentre in altri Stati i patti successori sono considerati validi.
Per gli stranieri che presentano casi di successioni che si pongono a cavallo tra diverse legislazioni, è essenziale consultare un avvocato per patti successori. Boschetti Studio Legale,con il suo team di avvocati specialisti in successioni, si occupa proprio di risolvere queste complessità giuridiche, offrendo assistenza a clienti che affrontano una successione internazionale.
Deroghe alla nullità dei patti successori
Il legislatore prevede una deroga al divieto dei patti successori con le norme che prevedono e regolano i “patti di famiglia”. Si tratta, in questo caso, di accordi destinati a regolamentare la successione dell’imprenditore o di chi è titolare di partecipazioni societarie, avendo ad oggetto l’assegnazione dell’azienda o delle predette partecipazioni ai discendenti dell’imprenditore.
Inoltre, se si vuole parlare di deroghe, deve tenersi conto che esistono alcuni Stati europei che non prevedono il divieto dei patti successori, come invece avviene in Italia. Dunque, se si è in presenza di una successione internazionale, l’applicazione di una normativa a favore dei patti successori può costituire una deroga al divieto generale.
Al riguardo, va osservato che il Regolamento Europeo 650/2012 consente ai cittadini di Paesi stranieri, che risiedono in Italia o possiedono beni sul territorio, di scegliere la legge nazionale del proprio Paese d’origine per regolare la loro successione. Questo apre la strada alla possibilità di far valere i patti successori laddove la legge del Paese di origine li consenta. In questi casi, rivolgersi a uno studio legale per stranieri come Boschetti Studio Legale è fondamentale per navigare tra le varie normative e proteggere i diritti ereditari derivanti da successioni complesse.
Tipologie di patti successori
I patti successori vengono distinti principalmente in tre categorie, la cui caratteristica comune è che si tratta di un negozio giuridico non testamentario avente ad oggetto una futura successione:
- Patti successori istitutivi: si tratta di un contratto successorio, con il quale si dispone della successione in favore del futuro erede o legatario;
- Patti successori abdicativi: con cui un soggetto rinuncia preventivamente ai diritti che gli possono spettare da una futura successione;
- Patti successori dispositivi: con cui un soggetto dispone dei diritti che prevede di acquistare succedendo a causa di morte ad altro soggetto.
Un esempio di patto successorio istitutivo potrebbe essere il seguente: un padre stipula un contratto con suo figlio, in cui si impegna a nominarlo come erede universale di tutti i suoi beni al momento della sua morte. Questo accordo stabilisce in anticipo chi sarà l’erede, vincolando entrambe le parti e impedendo al padre di cambiare idea in futuro senza il consenso del figlio.
Per quanto riguarda invece il patto successorio abdicativo: un figlio stipula un accordo con suo padre in cui rinuncia preventivamente alla propria quota di eredità, dichiarando che non avrà alcun diritto sui beni del padre al momento della sua morte. In cambio, potrebbe ricevere una somma di denaro o un bene specifico come compensazione.
Infine, un esempio di patto successorio dispositivo: un padre stipula un accordo con uno dei suoi figli, in cui trasferisce immediatamente la proprietà di alcuni suoi beni immobili al figlio, ma con la condizione che questi beni restino in suo possesso (usufrutto) fino alla sua morte. In questo caso, il padre sta disponendo anticipatamente dei suoi beni, trasferendo la nuda proprietà al figlio, mentre si riserva l’usufrutto fino alla fine della sua vita.
Tutti questi accordi sono generalmente considerati patti successori nulli in Italia, ma possono essere validi in altre giurisdizioni. Gli avvocati di Boschetti Studio Legale sono esperti nel consigliare i clienti su come affrontare queste complessità, prospettando soluzioni legali modellate sulle esigenze del caso specifico e affrontando i rilievi transnazionali applicando le norme del diritto internazionale privato.
Consulenza legale per i patti successori per gli stranieri
La disciplina delle successioni, a livello internazionale, è stata innovata con il Regolamento n. 650/2012, il quale disciplina la competenza, la legge applicabile, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni e degli atti pubblici in materia successoria.
Il Regolamento – che intende per successione a causa di morte “qualsiasi modalità di trasferimento di beni, diritti e obbligazioni a causa di morte” – stabilisce il principio della coincidenza tra Foro e legge applicabile, nonché l’applicabilità di un’unica legge successoria indipendentemente dalla natura e dal luogo in cui si trovano i beni ereditari. Infine, è previsto il reciproco riconoscimento delle decisioni e altri atti che sono adottati nell’ambito della vicenda successoria.
Altra particolarità del Regolamento è di aver istituito il “certificato successorio europeo”, avente valore di prova legale per quanto riguarda la sussistenza dei beni ereditari, l’individuazione di eredi, legatari, esecutori testamentari e amministratori dell’eredità e i loro diritti e poteri. Detto certificato costituisce titolo per l’iscrizione nei registri immobiliari. In Italia, il certificato successorio europeo viene rilasciato dai notai.
Il Regolamento individua quale Foro competente a trattare controversie in materia di successioni lo Stato di residenza abituale del defunto al momento della morte. Dal principio della coincidenza tra Foro e diritto, di cui si è accennato, consegue che la legge applicabile è quella del Foro.
È poi prevista una competenza sussidiaria se il defunto non aveva residenza in uno Stato membro al momento della morte: in tali casi, è competente il giudice dello Stato membro dove sono presenti beni ereditari (ne basta uno solo), se il defunto era cittadino di detto Stato, o altrimenti se vi aveva risieduto abitualmente e non sono trascorsi più di 10 anni.
In conclusione, il Regolamento n. 650/2012 rappresenta un’importante innovazione nel campo delle successioni internazionali, semplificando la gestione delle eredità per gli stranieri in Europa. Grazie alla possibilità di applicare un’unica legge successoria e al riconoscimento reciproco delle decisioni, la normativa riduce le incertezze legate alla competenza e alla legge applicabile. Tuttavia, le questioni legate alle successioni per gli stranieri e ai patti successori per stranieri in Italia rimangono complesse, soprattutto in presenza di beni in diverse giurisdizioni o quando si vuole scegliere la legge del Paese d’origine per regolare la successione.
Per questo motivo, è essenziale rivolgersi a uno studio legale specializzato in diritto internazionale, come Boschetti Studio Legale, che può offrire consulenza qualificata in materia di patti successori e gestione delle eredità. Grazie all’assistenza di professionisti esperti in successioni internazionali, è possibile affrontare con successo ogni aspetto della pianificazione e gestione ereditaria, garantendo il rispetto delle volontà del defunto e la tutela degli interessi degli eredi.
Hai questioni legate alla famiglia o alle eredità? Siamo qui per aiutarti. Lasciaci i tuoi dettagli qui sotto e parliamone. Ti contatteremo nel più breve tmepo possibile per capire come potremmo supportarti al meglio.
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Come aggirare il divieto dei patti successori?
Aggirare il divieto dei patti successori non è possibile in Italia per una successione nazionale, cioè che non presenti elementi transfrontalieri. Il divieto dei patti successori in Italia può essere superato solo applicando la legge di un Paese estero che li ammette, come previsto dal Regolamento Europeo 650/2012, ma deve trattarsi di una successione internazionale che preveda l’applicazione di tale legge.
A quale avvocato rivolgersi per l’eredità?
Quando si sceglie a quale avvocato rivolgersi per l’eredità è consigliabile restringere il campo agli avvocati esperti in diritto delle successioni, tenendo conto che in presenza di elementi transfrontalieri, sarebbe opportuno rivolgersi ad avvocati che trattano le successioni internazionali.
Quali sono i patti successori vietati?
I patti successori vietati, in Italia, sono tutti, eccetto il patto di famiglia. Si tratta dei patti con cui si designa in anticipo una persona come erede o beneficiario di un legato nella futura successione (c.d. istitutivi), o una persona rinuncia anticipatamente ai diritti che potrebbe avere su una futura eredità (c.d. abdicativi), o una persona dispone dei diritti che prevede di ottenere ereditando da qualcun altro in seguito alla sua morte (c.d. dispositivi).
Quando sono ammessi i patti successori?
Quando sono ammessi i patti successori la legge italiana lo prevede in modo specifico: la deroga è il patto di famiglia, accordo che riguarda la successione dell’imprenditore o del titolare di quote societarie. Inoltre, i patti successori possono essere ammessi laddove non sanzionati da un altro Stato che, per il Regolamento Europeo 650/2012, deve ritenersi competente a regolare la successione internazionale.
Cosa sono i patti successori e perché sono vietati?
Sapere cosa sono i patti successori e perché sono vietati è fondamentale per chi si accinge a entrare in contatto con la materia delle successioni. I patti successori sono accordi in cui si dispone in forma istitutiva, abdicativa o dispositiva, della propria eredità prima della morte. In Italia, sono vietati per proteggere la libertà del testatore fino al momento del decesso.