Fecondazione assistita e Procreazione Medicalmente Assistita all’estero
- Fecondazione assistita e Procreazione Medicalmente Assistita all’estero
- Motivi per cui si ha bisogno di un avvocato esperto in procreazione medicalmente assistita
- Cosa dice la normativa italiana per quello che riguarda la procreazione medicalmente assistita detta anche pma
- Il riconoscimento del genitore d'intenzione nel diritto di famiglia in italia
- Genitorialità omosessuale e ordine pubblico internazionale
- Consulenza legale per la fecondazione assistita e procreazione medicalmente assistita
La procreazione medicalmente assistita (PMA) rappresenta oggi una possibilità concreta per le coppie che desiderano avere un figlio, ma incontrano difficoltà naturali. Per gli stranieri in Italia o gli italiani che cercano soluzioni all’estero, la fecondazione assistita richiede una particolare attenzione agli aspetti legali, soprattutto ai fini del riconoscimento dei vincoli di filiazione che si vanno a creare.
Secondo la normativa italiana, possono accedere alla procreazione medicalmente assistita le coppie sterili o infertili. Un’importante apertura è stata tuttavia introdotta dalla Corte Costituzionale nel 2015, che ha esteso l’accesso anche alle coppie fertili portatrici di malattie genetiche trasmissibili. Le tecniche di PMA, in Italia, sono consentite solo a coppie di sesso diverso, coniugate o conviventi.
È fondamentale evidenziare la differenza che intercorre tra la fecondazione eterologa e la maternità surrogata:
- la PMA eterologa può essere sia femminile che maschile o doppia: nell’eterologa femminile avremo una ovodonazione (donazione di gameti femminili, cioè ovociti da parte di una donatrice) , nella eterologa maschile avremo una donazione di gameti maschili (cioè spermatozoi) , oppure è possibile una doppia eterologa quindi sia donazione di gameti femminili che maschili da parte di donatori. In Italia non è possibile l’embrioadozione.
- la maternità surrogata, di contro, presuppone la gestazione da parte di una donna esterna alla coppia, dopo fecondazione in vitro o inseminazione naturale o artificiale (spesso, purtroppo, dietro pagamento di una somma di denaro).
Boschetti Studio Legale, con il proprio team di avvocati specializzati nelle questioni familiari internazionali, offre consulenza specializzata nelle procedure che implicano il riconoscimento in Italia della gravidanza assistita e riproduzione assistita, guidando i clienti attraverso il complesso quadro normativo italiano e internazionale.
- Filiazione e minori
- Disconoscimento della paternità
- Dichiarazione giudiziale di maternità e paternità
- Reclamo dello stato di figlio
- Amministrazione beni del minore
- Responsabilità genitoriale
- Sottrazione internazionale di minori
- Filiazione per coppie omoaffettive
- Procreazione Medicalmente Assistita all’estero
Motivi per cui si ha bisogno di un avvocato esperto in procreazione medicalmente assistita
Intraprendere un percorso di fecondazione medicalmente assistita richiede non solo un supporto medico e psicologico, ma anche una solida consulenza legale, specialmente per gli stranieri in Italia che non sono a conoscenza delle nostre leggi. La complessità della normativa italiana sulla procreazione medicalmente assistita, regolata dalla Legge 40/2004, rende essenziale il supporto di uno studio legale specializzato che possa guidare le persone interessate attraverso tutti gli aspetti legali del processo.
Il punto particolarmente delicato da cui occorre partire riguarda la distinzione tra procedure consentite e quelle vietate dalla legge italiana. È fondamentale sottolineare che la maternità surrogata è stata recentemente classificata come reato universale in Italia, il che significa che è punibile anche se praticata all’estero. Questa novità legislativa rende ancora più cruciale la consulenza di un avvocato esperto in materia di riproduzione assistita.
La gestione del riconoscimento dei rapporti di filiazione provenienti da pratiche non previste in Italia rappresenta un aspetto critico, e al tempo stesso fondamentale, se si vogliono salvaguardare i due interessi in gioco, ossia:
- l’interesse superiore del minore, a essere riconosciuto figlio della coppia e parte di una formazione, quella familiare, fondamentale per lo sviluppo della propria personalità;
- l’interesse alla biogenitorialità, cioè del genitore “d’intenzione” a essere riconosciuto tale dall’ordinamento italiano.
Gli stranieri che devono veder riconosciuta in Italia una filiazione derivante dalla PMA devono affrontare questioni complesse come il riconoscimento degli atti di nascita stranieri e la validità dei documenti sanitari internazionali. In questi casi, la consulenza legale preventiva diventa fondamentale per evitare future complicazioni.
Boschetti Studio Legale mette a disposizione il proprio team di avvocati specializzati in diritto di famiglia per guidare i clienti nella scelta del percorso più sicuro e adeguato, in particolare per la procreazione medica assistita. La nostra consulenza copre ogni aspetto legale inerente il riconoscimento di atti derivanti dalla procreazione artificiale, dalla valutazione iniziale delle opzioni disponibili fino alla gestione di tutte le procedure amministrative e legali necessarie, garantendo che il processo avvenga nel pieno rispetto delle normative vigenti.
Cosa dice la normativa italiana per quello che riguarda la procreazione medicalmente assistita detta anche pma
La legge italiana (n. 40/2004) disciplina in modo specifico la fecondazione assistita, stabilendo chi può accedervi e quali tecniche sono consentite sul territorio nazionale. È importante per gli stranieri in Italia e per le coppie italiane comprendere questo quadro normativo per evitare problemi legali.
Come si è visto, in Italia la legge consente l’accesso alla procreazione medicalmente assistita esclusivamente alle coppie che affrontano problemi di sterilità o infertilità. Tuttavia, nel 2015, una svolta significativa è arrivata grazie alla Corte Costituzionale, che ha ampliato questa possibilità anche alle coppie fertili che rischiano di trasmettere malattie genetiche ai propri figli.
Va evidenziato che la fecondazione eterologa, che prevede l’utilizzo di gameti esterni alla coppia, è oggi legale in Italia grazie a una sentenza della Corte Costituzionale del 2014. Questa ha eliminato il divieto precedentemente esistente, permettendo il ricorso a questa tecnica nei casi di sterilità o infertilità assolute e irreversibili. Va detto, però, che nonostente queste aperture, in Italia l’uso delle tecniche di PMA è riservato esclusivamente alle coppie eterosessuali, siano esse sposate o conviventi.
Inoltre, come si è già osservato, la legge italiana vieta categoricamente, con sanzioni penali la commercializzazione di gameti o embrioni: la maternità surrogata non solo è vietata in Italia, ma è stata recentemente classificata come reato universale, perseguibile anche se praticata all’estero.
Per le coppie straniere che cercano assistenza in Italia, o per le coppie italiane che considerano opzioni all’estero, è cruciale comprendere che quando la nascita avviene in un altro paese, il riconoscimento della genitorialità in Italia segue regole precise. Gli atti di nascita formati all’estero possono essere riconosciuti in Italia, ma, come si andrà a specificare in seguito, devono rispettare i principi fondamentali dell’ordinamento italiano e l’ordine pubblico internazionale, per cui è sempre dietro l’angolo la necessità di dover adire l’autorità giudiziaria; ad esempio, nel caso del figlio nato all’estero, quando l’Amministrazione italiana si rifiuta di trascrivere l’atto di nascita con l’indicazione, anche, del genitore non biologico.
Il riconoscimento del genitore d’intenzione nel diritto di famiglia in italia
La genitorialità, da sempre una tematica centrale nel diritto, si arricchisce oggi di nuovi significati e implicazioni legali a causa delle evoluzioni tecnologiche e sociali. Tra le questioni più complesse si colloca il ruolo e il riconoscimento del c.d. “genitore d’intenzione”, una problematica che coinvolge il diritto italiano in ambiti come la procreazione medicalmente assistita (PMA), la filiazione e il riconoscimento dei legami familiari.
Genitore è per definizione colui o colei che contribuisce direttamente al concepimento del figlio, sia attraverso il materiale genetico (ad esempio, ovociti o spermatozoi) sia portando avanti la gravidanza. Questo legame biologico è spesso inteso come il più immediato e riconoscibile nel quadro delle relazioni genitoriali tradizionali.
Posto che per la legge italiana la madre legale di un bambino è colei che lo partorisce, principio cardine noto come “mater semper certa est” (la madre è sempre certa), ne consegue che, nell’ambito della fecondazione assistita, la donatrice dell’ovocita non viene automaticamente riconosciuta come madre legale se non è anche colei che partorisce. Questo aspetto assume particolare rilevanza nelle tecniche di PMA utilizzate da coppie femminili all’estero o in contesti di maternità surrogata, che in Italia, come si è più volte ricordato, è vietata dalla legge n. 40/2004 ed è oggi considerata un reato universale.
Dunque, il donatore del materiale biologico può non coincidere con chi poi esercita il ruolo genitoriale nella vita quotidiana del bambino poiché viene giuridicamente riconosciuto come genitore. È qui che emerge la figura del genitore d’intenzione, figura particolarmente rilevante nei casi di fecondazione eterologa (con donazione di gameti da terzi) o di coppie dello stesso sesso che ricorrono a tecniche di PMA all’estero.
La giurisprudenza italiana ha riconosciuto l’importanza del genitore d’intenzione in molteplici occasioni, considerando il superiore interesse del minore come elemento prioritario. Per esempio, la Corte di Cassazione (sentenza 15 giugno 2017, n. 14878) ha ammesso il riconoscimento della genitorialità omosessuale basato su un atto di nascita formato all’estero, che indicava entrambe le madri – la partoriente e il genitore intenzionale – come genitori. La decisione si fondava sulla necessità di garantire al minore una stabile identità giuridica e familiare.
In Italia, la rilevanza del genitore d’intenzione si lega strettamente ai limiti imposti dalla legge n. 40/2004, che regolamenta la PMA. Questa normativa, come si è osservato, consente l’accesso alle tecniche solo a coppie eterosessuali, sposate o conviventi, e vieta categoricamente la maternità surrogata. Di conseguenza, il genitore d’intenzione deve spesso affrontare complessi iter legali per ottenere il riconoscimento del proprio ruolo e vedersi riconosciuto come genitore a tutti gli effetti in sede di trascrizione dell’atto di nascita del figlio in Italia.
Noi di Boschetti Studio Legale, con il nostro team di avvocati specializzati nel diritto di famiglia internazionale, possiamo fornire tutto il supporto legale necessario affinché venga salvaguardato il diritto alla biogenitorialità, nella sua coincidenza con l’interesse superiore del minore, richiamando fonti come la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) e la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, nonché il principio del favor filiationis, che privilegia il riconoscimento dello status di figlio per garantire stabilità giuridica e affettiva alla formazione familiare.
Genitorialità omosessuale e ordine pubblico internazionale
Nel panorama giuridico italiano, il concetto di ordine pubblico internazionale svolge un ruolo cruciale nel bilanciare i principi fondamentali della comunità nazionale con i valori giuridici stranieri. Questo equilibrio consente l’apertura dell’ordinamento a norme estere, purché non violino i pilastri etici e sociali su cui si fonda la nazione.
Un tema centrale è il riconoscimento delle genitorialità omosessuale nel contesto della procreazione medicalmente assistita. Si può dire che tale tema rappresenta un ambito in cui il diritto italiano ha compiuto significativi progressi, specialmente riguardo al riconoscimento degli atti di nascita formati all’estero. Per esempio, la Suprema Corte di Cassazione, in diverse pronunce (Cass. 15 giugno 2017, n. 14878; Cass. 23 agosto 2021, n. 23319), ha stabilito che l’atto di nascita formato all’estero e riportante due madri non contrasta con l’ordine pubblico internazionale. Tale riconoscimento si fonda sull’esigenza di tutelare l’interesse superiore del minore, garantendogli stabilità giuridica e identità personale.
Boschetti Studio Legale offre una consulenza specializzata in questa materia complessa, guidando i clienti attraverso l’evoluzione giurisprudenziale più recente, in primo luogo facendo riferimento al concetto di ordine pubblico, che rappresenta la barriera all’ingresso per norme, atti e sentenze di altri Stati.
Va specificato che, quando si richiama l’ordine pubblico, si fa menzione al concetto specifico di ordine pubblico “internazionale”, comprendente i principi essenziali posti dalla Costituzione, dal diritto comunitario e dalle leggi internazionali che costituiscono la base della struttura etica, sociale e giuridica della nostra comunità nazionale. Questo concetto consente un’apertura dell’ordinamento italiano verso valori giuridici diversi, purché non si creino contrapposizioni irriducibili con i principi fondamentali della nazione.
La Corte di Cassazione, come si è gia scritto, ha stabilito importanti principi in questa materia, in particolare con le sentenze del 15 giugno 2017 e del 23 agosto 2021, riconoscendo la validità degli atti di nascita formati all’estero che attestano la genitorialità omosessuale. Questa apertura si basa principalmente sulla tutela dell’interesse superiore del minore, per evitare situazioni di incertezza giuridica che potrebbero impattare negativamente sulla sua identità personale.
È importante ribadire ancora che mentre è possibile il riconoscimento della filiazione per le coppie femminili che hanno fatto ricorso alla fecondazione eterologa all’estero, resta ferma l’impossibilità di riconoscere la genitorialità derivante da maternità surrogata, recentemente qualificata come reato universale nel nostro ordinamento.
Sotto questo aspetto, è importante osservare che la giurisprudenza nazionale e comunitaria aveva recentemente individuato nell’adozione in casi speciali una via percorribile per il genitore d’intenzione che, nell’ambito di una maternità surrogata praticata all’estero, desiderava creare un legame giuridico con il minore in Italia. Tuttavia, la nuova qualificazione della maternità surrogata come reato universale segna un punto di svolta che potrebbe modificare radicalmente questo scenario. La scelta del legislatore di perseguire penalmente la pratica anche quando effettuata all’estero suggerisce una chiusura dell’ordinamento italiano che potrebbe estendersi anche alle possibilità di regolarizzazione successiva del rapporto di filiazione. In altre parole, la possibilità di ricorrere all’adozione in casi speciali per il genitore d’intenzione potrebbe non essere più ammessa, in quanto si tradurrebbe in un modo per aggirare il divieto penale ora universalmente applicabile.
Consulenza legale per la fecondazione assistita e procreazione medicalmente assistita
Boschetti Studio Legale offre una consulenza completa e specializzata nel campo delle conseguenze legali e del riconoscimento di atti esteri derivanti dalla procreazione medicalmente assistita, con particolare attenzione alle esigenze delle coppie straniere in Italia e delle coppie italiane, indipendentemente che il cliente sia un coniuge o di un convivente di fatto, che considerano trattamenti all’estero. La nostra consulenza tiene conto delle più recenti evoluzioni giurisprudenziali e delle specificità di ogni caso, con l’obiettivo di tutelare sia l’interesse del minore sia il diritto alla genitorialità delle coppie omosessuali, nel pieno rispetto dei principi fondamentali dell’ordinamento italiano e internazionale.
Un aspetto fondamentale della nostra prestazione professionale in materia riguarda il riconoscimento internazionale degli atti di filiazione derivanti da procedure di PMA effettuate all’estero. Il nostro team di avvocati esperti in diritto di famiglia accompagna le coppie che hanno bisogno di un avvocato per gestire la complessa procedura di trascrizione degli atti di nascita stranieri nei registri di stato civile italiani, garantendo che tutti i documenti siano conformi ai requisiti dell’ordinamento italiano e dell’ordine pubblico internazionale.
La nostra consulenza si estende anche all’analisi preventiva delle possibilità di accesso alla procreazione medicalmente assistita secondo la normativa italiana. Forniamo una valutazione accurata dei requisiti legali e delle procedure necessarie, aiutando le coppie italiane e straniere a comprendere se possiedono i requisiti per accedere alla fecondazione assistita in Italia, e guidandole attraverso l’iter burocratico richiesto.
Per le coppie italiane che considerano di intraprendere un percorso di riproduzione assistita all’estero, offriamo una consulenza dettagliata di uno studio legale per le famiglie, in grado di informare dettagliatamente gli interessati circa le implicazioni legali di questa scelta, nel momento in cui si cercherà di ottenere la trascrizione dell’atto di nascita in Italia. Garantiamo un’assistenza professionale e personalizzata, sempre nel rispetto delle normative vigenti e degli interessi dei nostri clienti.
Come possiamo accompagnare italiani e stranieri a 360 gradi lungo il percorso della procreazione medicalmente assistita in italia
Boschetti Studio Legale propone ai suoi clienti, sia italiani che stranieri, un approccio completo alla procreazione medicalmente assistita, consapevole che questo percorso richiede molto più della sola consulenza legale.
La nostra esperienza ci ha insegnato quanto sia importante il supporto psicologico durante il percorso di fecondazione assistita. Per questo, in materia di procreazione medicalmente assistita, collaboriamo con un network selezionato di psicologi di fiducia, professionisti altamente qualificati che accompagnano le coppie in ogni fase del processo. I nostri psicologi offrono consulenze individuali e di coppia, fornendo il supporto emotivo necessario prima e durante il percorso di gravidanza assistita.
Per le coppie straniere, disponiamo di professionisti multilingue che possono garantire un supporto nella loro lingua madre. Comprendiamo le sfide che le coppie straniere affrontano nel navigare il sistema sanitario italiano. Per questo, comprendiamo nel nostro contratto con i clienti altresì servizi di mediazione linguistica e culturale, mettendo a disposizione interpreti specializzati in ambito medico-legale che possono facilitare la comunicazione con le strutture sanitarie e assistere nella comprensione e traduzione della documentazione necessaria.
Il nostro Studio si occupa anche di coordinare i rapporti con le strutture sanitarie e di supporto psicologico specializzate in riproduzione assistita. Facciamo da intermediari affinché vengano garantiti ai clienti i seguenti servizi tramite il nostro network di psicologi specializzati:
- Orientamento ed informazione al percorso di PMA (in cosa consiste la PMA omologa ed eterologa, a quali strutture ci si può rivolgere, quali sono gli step principali da affrontare)
- Supporto psicologico individuale/di coppia al percorso di PMA
- Supporto psicologico individuale/di coppia nel passaggio da PMA omologa a eterologa
- Supporto psicologico individuale/di coppia nel percorso di PMA eterologa
- Supporto psicologico in caso di fallimento di un tentativo di PMA
Questo permette al nostro network di professionisti medici e psicologi di concentrarsi sul percorso personale del cliente, mentre noi ci occupiamo degli aspetti legali, incluse le pratiche relative alla residenza e al permesso di soggiorno per i clienti stranieri. Gestiamo anche le eventuali procedure di rimborso, quando applicabili.
Hai questioni legate alla famiglia o alle eredità? Siamo qui per aiutarti. Lasciaci i tuoi dettagli qui sotto e parliamone. Ti contatteremo nel più breve tmepo possibile per capire come potremmo supportarti al meglio.
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info@familylawboschetti.com
Tel: + 39 – 06 889 21971
solo su prenotazione
Giorno: Lunedì – Venerdì
Orari: 9.00-13.00 / 16.00-20.00
Chi ha diritto alla fecondazione assistita?
In Italia, hanno diritto alla fecondazione assistita le coppie di sesso diverso, coniugate o conviventi, in cui sia stata diagnosticata sterilità o infertilità. Possono accedere anche le coppie fertili portatrici di malattie genetiche trasmissibili, come stabilito dalla Corte Costituzionale nel 2015.
Qual è l’età massima per una donna che volesse ricorrere alla PMA?
La legge italiana stabilisce che possono accedere alla procreazione medicalmente assistita le coppie in età potenzialmente fertile. Per le donne, il limite è fissato a 43 anni per i trattamenti a carico del Sistema Sanitario Nazionale, ma può variare per i trattamenti privati.
Quali sono i presupposti per ricorrere alla procreazione medicalmente assistita?
I presupposti principali sono: essere una coppia di sesso diverso, coniugata o convivente, in età fertile, con documentata infertilità/sterilità o con rischio di trasmissione di malattie genetiche. È necessario il consenso informato di entrambi i partner.
Chi può accedere alla procreazione medicalmente assistita?
La procreazione medicalmente assistita in Italia è accessibile alle coppie maggiorenni di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile, con certificata condizione di sterilità/infertilità o rischio di malattie genetiche trasmissibili al nascituro.