Adozioni di maggiorenni in Italia
L’adozione di un maggiorenne in Italia rappresenta una soluzione legale importante per consolidare legami familiari e affettivi esistenti, oltre a garantire la trasmissione del nome e del patrimonio. Questo istituto è disciplinato dal codice civile, attraverso un complesso di norme che stabiliscono requisiti rigorosi per l’adottante e l’adottando, e un regime di assensi e consensi delle parti coinvolte molto preciso. Inoltre, la legge n. 218/1995 sul diritto privato internazionale, detta alcune regole sotto il profilo del foro competente e della normativa applicabile in caso di conflitto di ordinamenti.
Nonostante la sua complessità, l’adozione del maggiorenne può offrire una nuova dimensione giuridica alle relazioni familiari, soprattutto nei contesti moderni in cui i legami tradizionali spesso si intrecciano con esigenze di affetto e solidarietà. La procedura richiede la conoscenza approfondita delle norme relative all’istituto e una gestione precisa della documentazione.
Boschetti Studio Legale, specializzato in diritto internazionale, grazie al suo team di avvocati con una consolidata esperienza in materia di diritto di famiglia, offre un’assistenza completa e personalizzata per ottenere l’adozione di un maggiorenne presso i Tribunali italiani. L’adozione della persona maggiorenne è un percorso che cambia radicalmente lo status giuridico e affettivo delle persone coinvolte, per cui deve essere trattato con attenzione e professionalità.
Il nostro studio legale è in grado di seguire con competenza ogni fase del procedimento, dalla verifica dei requisiti alla presentazione del ricorso, anche in caso di adozione di maggiorenne straniero, sfruttando la propria expertise nel diritto dell’immigrazione. Quando a essere adottato, infatti, è un maggiorenne straniero, la legge consente a quest’ultimo di ottenere un permesso di soggiorno per motivi familiari, e, dopo 5 anni di residenza regolare nel nostro Paese, di richiedere la concessione della cittadinanza italiana.
Requisiti per l’adozione di un maggiorenne
L’adozione di maggiorenni è soggetta a requisiti rigidi per garantire che l’istituto venga utilizzato per scopi legittimi e non strumentali.
Il presupposto di base è che esista convenienza dell’adottando all’adozione. Si tratta di un principio che la giurisprudenza interpreta con attenzione. Tra gli aspetti valorizzati vi è la garanzia di stabilità economica grazie alle buone condizioni patrimoniali dell’adottante e il rafforzamento dell’unità familiare attraverso la formalizzazione di rapporti già vissuti e consolidati.
In particolare, si riconosce meritevole di tutela l’adozione che formalizza un legame di accoglienza e convivenza già esistente, offrendo all’adottando un’opportunità concreta di migliorare le proprie condizioni di vita. La consapevolezza e l’intenzionalità nella domanda sono ulteriori elementi che sottolineano la convenienza di questa scelta per il benessere dell’adottando.
L’adozione di un maggiorenne, infatti, pur mantenendo la sua funzione di trasmissione del nome e del patrimonio, si è evoluto nel tempo per rispondere anche a nuove esigenze di ricomposizione familiare.
L’articolo 291 del Codice Civile definisce i requisiti principali per l’adottante:
- Deve aver compiuto 35 anni di età
- Deve superare di almeno 18 anni l’età dell’adottando.
Questa differenza di età mira a ricreare una situazione il più possibile simile alla filiazione naturale, garantendo un rapporto equilibrato e una maggiore stabilità. Il Tribunale, tuttavia, in circostanze eccezionali, può autorizzare l’adozione anche se l’adottante ha compiuto almeno 30 anni, previa valutazione attenta del caso specifico.
Un ulteriore requisito fondamentale è la mancanza di discendenti legittimi o legittimati da parte dell’adottante. Questa disposizione, originariamente pensata per garantire la continuità del nome e del patrimonio, è stata oggetto di un’evoluzione giurisprudenziale significativa. La Corte Costituzionale, con una serie di sentenze, ha eliminato le discriminazioni tra figli nati dentro e fuori dal matrimonio, stabilendo che l’adozione può essere pronunciata anche in presenza di figli maggiorenni dell’adottante, a condizione che questi prestino il loro assenso.
La presenza di figli minori dell’adottante, un tempo ostativo all’adozione, non è più considerata un impedimento assoluto. La giurisprudenza, infatti, ammette l’adozione in questi casi se l’adottando è il figlio del coniuge dell’adottante, e quindi già parte del nucleo familiare, e se l’adozione risponde all’interesse di tutti i minori coinvolti.
Oltre ai requisiti previsti per l’adottante, la legge stabilisce anche alcune condizioni per l’adottando:
- Deve essere maggiorenne
- Non può essere già stato adottato.
Nel caso di adozione di straniero occorre indicare la normativa in tema di adozione vigente nel Paese estero di origine della persona da adottare. Inoltre, poiche’ la documentazione da produrre deve essere in lingua italiana, i documenti originali in lingua straniera devono essere tradotti e legalizzati (o apostillati, se lo Stato di emissione dell’atto aderisce alla Convenzione Aja del 1961).
L’adozione del maggiorenne è un procedimento complesso che richiede un’attenta analisi della normativa e della giurisprudenza in materia. È fondamentale affidarsi a un professionista esperto in materia, che sia in grado di valutare la sussistenza dei requisiti, gestire le possibili eccezioni e assistere le parti in ogni fase del procedimento.
Come richiedere l’adozione
L’adozione di persona maggiorenne in Italia è un procedimento regolato dal codice civile, che richiede il rispetto di specifiche procedure e la produzione di idonea documentazione.
Il primo passo per adottare un maggiorenne è presentare un ricorso al Tribunale Ordinario del luogo di residenza dell’adottante. Il ricorso deve contenere tutti gli elementi necessari a dimostrare la sussistenza dei requisiti di legge e l’interesse dell’adottando all’adozione.
A seguito della presentazione del ricorso, il Presidente del Tribunale fisserà un’udienza per la comparizione delle parti e la prestazione dei consensi e degli assensi. Questa fase è cruciale per il buon esito del procedimento, in quanto richiede la partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti. Si tratta anche del momento in cui incide di più la preparazione dell’avvocato familiarista.
I consensi, che devono essere liberi e informati, sono espressi dall’adottante e dall’adottando, i diretti interessati al rapporto adottivo. Gli assensi, invece, provengono da soggetti esterni al rapporto, ma i cui interessi potrebbero essere toccati dall’adozione. Tra questi figurano:
- i genitori dell’adottando
- il coniuge dell’adottante e dell’adottando (se non legalmente separati)
- i figli maggiorenni dell’adottante.
Il Tribunale ha il compito di valutare la validità dei consensi e degli assensi prestati, accertandosi che non siano viziati da errore, dolo o violenza. Nel caso in cui il rifiuto all’assenso da parte dei genitori dell’adottando o dei figli dell’adottante sia ritenuto ingiustificato o contrario all’interesse dell’adottando, il Tribunale può ugualmente pronunciare l’adozione.
La presenza di figli minori dell’adottante, un tempo considerata un ostacolo insormontabile all’adozione di un maggiorenne, non è più un impedimento assoluto, come stabilito dalla Corte Costituzionale. La giurisprudenza ammette l’adozione anche in questi casi se l’adottando è il figlio del coniuge dell’adottante, creando un legame giuridico che rispecchia il legame affettivo già esistente all’interno del nucleo familiare. In questi casi, il Tribunale ha il dovere di ascoltare i figli minori in grado di esprimere la loro opinione e di nominare un curatore speciale per tutelare i loro interessi.
Per quanto riguarda il procedimento, va precisato che sia l’adottante che l’adottando devono comparire personalmente all’udienza davanti al Presidente del Tribunale per esprimere il proprio consenso. Anche chi è tenuto a prestare l’assenso deve essere presente, salvo che rilasci una procura speciale a un terzo per rappresentarlo. Il procuratore agisce come semplice nuncius, senza discrezionalità, e non è ammessa la sostituzione con un atto autentico che dichiari l’assenso.
In caso di residenza all’estero, è possibile rendere la dichiarazione presso l’Autorità Consolare delegata dal Presidente del Tribunale, come previsto dall’art. 33 del d.P.R. 5.1.1967, n. 98. Tuttavia, questa opzione potrebbe richiedere la convocazione di una seconda udienza.
Il procedimento di adozione si conclude con l’emissione di una sentenza, il cui effetto principale è la determinazione di un nuovo rapporto di filiazione, con i relativi diritti e doveri. La complessità del procedimento e la delicatezza degli interessi in gioco richiedono l’assistenza di un avvocato per adozioni, capace di guidare le parti in ogni fase del percorso, dalla presentazione del ricorso alla gestione dei consensi e degli assensi, fino all’ottenimento della sentenza di adozione.
Documenti necessari per l’adozione di un maggiorenne
Per richiedere l’adozione di un maggiorenne in Italia bisogna allegare al ricorso una serie di documenti, la cui finalità è quella di dimostrare la sussistenza dei requisiti di legge e, al contempo, di fornire al giudice una visione completa del contesto familiare e personale dei soggetti coinvolti.
La documentazione richiesta può variare a seconda delle specifiche circostanze del caso, ma generalmente include:
- Documenti anagrafici: saranno richiesti per dimostrare l’età sia dell’adottante che dell’adottando e per accertare l’assenza di legami di parentela che potrebbero impedire l’adozione.
- Documenti relativi allo stato civile: documenti che attestano lo stato civile sia dell’adottante che dell’adottando saranno essenziali per determinare se sia necessario ottenere il consenso del coniuge.
- Documenti che attestino la composizione del nucleo familiare: questi documenti permettono di verificare la presenza di altri figli e la necessità di ottenere il loro assenso all’adozione.
- Documenti idonei a delineare la situazione patrimoniale dell’adottante, posto che la trasmissione del patrimonio dal predetto all’adottando continua ad avere una funzione molto importante in questo istituto giuridico.
È importante sottolineare che tutti i documenti devono essere in corso di validità e presentati in copia conforme all’originale. Contare su uno studio legale per adozioni di maggiorenni ti garantisce che l’avvocato incaricato della pratica di adozione vi guiderà nella raccolta e nella presentazione della documentazione necessaria, garantendo la correttezza e la completezza del ricorso.
Consulenza Legale per l’adozione di un maggiorenne in Italia
L’adozione di un maggiorenne in Italia è un procedimento legale di grande importanza, impattando su status familiari, e richiede una profonda conoscenza della normativa e della giurisprudenza in materia. Per questo motivo, è fondamentale rivolgersi a un professionista preparato: oltre a trattarsi di un avvocato per adozioni di maggiorenne, può essere importante, nel caso in cui si tratti di adozione di maggiorenne straniero, rivolgersi a uno studio legale per adozioni esperto anche in diritto dell’immigrazione.
Boschetti Studio Legale può fornire assistenza in tutte le fasi del procedimento, svolgendo le seguenti prestazioni professionali:
- Valutazione preliminare: verifichiamo la sussistenza dei requisiti di legge per l’adozione, analizzando la situazione specifica dell’adottante e dell’adottando. Inoltre, illustriamo le implicazioni legali e personali dell’adozione, aiutando le parti a prendere una decisione consapevole.
- Raccolta e preparazione della documentazione: assistiamo il cliente nella raccolta e nella compilazione di tutti i documenti necessari per il ricorso al Tribunale, assicurandoci che siano completi, corretti e presentati in conformità alle disposizioni di legge, anche in materia di traduzione e legalizzazione, nel caso si tratti di documenti stranieri.
- Redazione del ricorso e presentazione al Tribunale: ci occupiamo di redigere il ricorso per adozione di maggiorenne, presentando al Tribunale tutta la documentazione necessaria a supporto della richiesta.
- Gestione dei consensi e degli assensi: assistiamo le parti nella gestione dei consensi e degli assensi richiesti dalla legge, assicurandoci che siano validamente prestati e che non vi siano ostacoli all’adozione. In caso di rifiuto ingiustificato all’assenso, valutiamo la possibilità di richiedere al Tribunale di pronunciare l’adozione anche in assenza dell’assenso.
- Rappresentanza in giudizio: rappresentiamo le parti in tutte le udienze dinanzi al Tribunale, tutelando i loro interessi e garantendo il corretto svolgimento del procedimento.
La consulenza legale è essenziale per evitare errori procedurali, ritardi e possibili rigetti del ricorso. Boschetti Studio Legale, grazie al suo team di avvocati per adozioni, può guidare le parti durante tutte le fasi del procedimento, fornendo supporto e assistenza legale di alto livello per aumentare il più possibile le chance di ottenere un esito positivo.
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Come farsi adottare in età adulta?
Per farsi adottare in età adulta, è necessario presentare un ricorso al Tribunale italiano competente, dimostrando il rispetto dei requisiti di legge, e, in particolare, la convenienza dell'adozione per l'adottando. È necessario il consenso di entrambe le parti e, se applicabile, dei figli maggiorenni dell’adottante. È fondamentale raccogliere i documenti richiesti e spiegare le motivazioni personali, affettive o patrimoniali dell’adozione, che sarà valutata dal giudice.
Qual è l’età massima per adottare?
In Italia non esiste un’età massima per adottare un maggiorenne, ma l’adottante deve avere almeno 35 anni o, in casi eccezionali, almeno 30 anni se approvato dal Tribunale, e deve superare di almeno 18 anni l’età dell’adottando. Il giudice valuterà comunque l’idoneità dell’adottante in base alle sue condizioni personali, economiche e familiari per garantire il benessere dell’adottando.
Come posso portare il mio figlio maggiorenne in Italia?
Per portare un figlio maggiorenne in Italia, è necessario seguire la procedura di adozione legale se non c’è già un rapporto di parentela riconosciuto. Una volta che in Tribunale pronuncia l’adozione con sentenza, il figlio potrà richiedere il visto d'ingresso e, una volta entrato in Italia, il permesso di soggiorno per motivi familiari. L’assistenza legale può aiutare a garantire il rispetto delle leggi italiane e internazionali sull’immigrazione.
Quanto tempo ci vuole per adottare un maggiorenne straniero?
Adottare un maggiorenne straniero può richiedere diversi mesi. Per qualsiasi adozione di maggiorenne, il tempo varia in base alla complessità del caso e da quanto è fitto il contenzioso nel Tribunale competente. Nel caso dell'adozione di maggiorenni stranieri, bisogna fare i conti anche con le possibili difficoltà per reperire documentazione dall'estero e per il rilascio degli assensi di familiari dal paese di origine dell'adottando.