Mantenimento per il coniuge straniero e non
Il mantenimento del coniuge straniero è un tema di grande rilevanza nel diritto di famiglia, soprattutto quando ci si trova a gestire separazioni o divorzi che coinvolgono stranieri residenti in Italia.
La legge prevede che, in caso di cessazione del matrimonio, il coniuge economicamente più debole possa ricevere un sostegno economico dall’altro coniuge.
Questo assegno di mantenimento per il coniuge straniero è finalizzato a garantire un tenore di vita dignitoso, e a coprire le sue necessità, in particolare quando non ha una propria indipendenza economica.
Le leggi relative agli obblighi alimentari variano da un Paese ad un altro, così come il grado di sostegno offerto non è lo stesso ovunque.
Far valere il proprio diritto a ricevere una prestazione alimentare da parte di chi vive in uno Stato straniero, richiede la consultazione delle statuizioni del Regolamento europeo n. 04/2009 e la Convenzione de l’Aja del 2007 secondo le quali gli Stati cooperano tra loro tramite le autorità centrali rispettive al fine di fornire aiuto a coloro che hanno bisogno di rivolgersi alle autorità di altro Stato per vedere rispettati i propri diritti.
Quantificazione dell’assegno di mantenimento
La quantificazione dell’assegno di mantenimento per la moglie non è mai una questione semplice, e si basa su una serie di fattori che il giudice valuta con attenzione. Tra questi, uno dei più rilevanti è il reddito di entrambi i coniugi: quanto guadagnano e quanto guadagnavano quando erano insieme. Ma vi è altro: il giudice tiene conto anche del tenore di vita a cui la coppia era abituata durante il matrimonio. Questo significa che il Giudice tiene conto dello stile di vita condotto insieme, che va dalle abitudini quotidiane come le vacanze, ai consumi, fino alle possibilità economiche a cui la moglie potrebbe non voler rinunciare, soprattutto se durante il matrimonio queste erano garantite dal partner.
Un altro aspetto fondamentale è la capacità della moglie di mantenersi autonomamente. Ciò significa valutare se ha un lavoro stabile o se ha le competenze e le possibilità di trovarne uno. Se, per esempio, durante il matrimonio si è dedicata principalmente alla cura della casa o dei figli, potrebbe non avere un’occupazione attiva o la possibilità immediata di reinserirsi nel mondo del lavoro.
Se la moglie è di origine straniera e si è trasferita in Italia per il matrimonio, la questione può farsi ancora più complessa. L’inserimento nel mercato del lavoro italiano potrebbe essere una sfida, magari a causa della lingua o della difficoltà di ottenere il riconoscimento delle qualifiche professionali ottenute all’estero. In questi casi, l’importo dell’assegno di mantenimento può essere rivisto al rialzo, proprio per aiutarla a coprire le spese necessarie finché non riesce a diventare più indipendente.
Ogni valutazione viene fatta su misura, perché ogni storia è diversa. Il giudice deve tenere in considerazione non solo le circostanze economiche, ma anche quelle più personali: quanto ha influito il trasferimento in Italia? La moglie ha lasciato un lavoro, una famiglia, un contesto familiare e sociale per trasferirsi in un nuovo paese? Tutti questi elementi possono giocare un ruolo cruciale nella decisione finale.
In sostanza, l’obiettivo è quello di garantire un equilibrio e un trattamento equo, che rispetti le necessità e le difficoltà di chi si trova a dover ricostruire la propria vita dopo la separazione. Alla fine, l’assegno di mantenimento non è solo una questione di numeri, ma di rispetto delle esigenze e del benessere della persona che ne ha bisogno, per permetterle di affrontare con dignità questa nuova fase della sua vita.
Consulenza legale per il mantenimento per il coniuge straniero
Nel caso di stranieri residenti in Italia, la gestione delle questioni relative al mantenimento del coniuge straniero può risultare particolarmente complessa, poiché potrebbe coinvolgere ordinamenti giuridici di più Paesi.
Boschetti Studio Legale ha nel suo team avvocati specializzati in diritto di famiglia e si contraddistingue per avere una competenza anche nelle controversie internazionale. Lo Studio può offrirti consulenze mirate alla risoluzione di queste problematiche, garantendoti un assegno di mantenimento equo e conforme alle leggi italiane.
È fondamentale quindi rivolgersi ad un avvocato per assicurarsi che tutte le pratiche vengano espletate correttamente, evitando inutili complicazioni legali.
La prima cosa che devi fare è quindi contattare uno studio legale per ricevere tutte le informazioni necessarie ad instaurare il giusto procedimento.
Boschetti Studio Legale presenterà per te un’istanza in tribunale relativa agli assegni di mantenimento.
Come individuiamo il tribunale competente?
Seguiamo alcuni criteri per instaurare il giudizio nella sede giudiziaria idonea, andando a verificare se si tratta del tribunale del paese in cui vive il tuo ex partner o parente, o di quello del paese in cui risiede la persona che avrebbe diritto all’assegno di mantenimento, o se è il tribunale competente a pronunciarsi in merito allo stato civile (in caso di divorzio ad esempio) o alla responsabilità genitoriale (se la questione del mantenimento è attinente).
Molto spesso gli avvocati del team di Boschetti Studio Legale sono riusciti anche a mettere d’accordo gli ex coniugi, o i parenti, in merito al tribunale da adire e al quale sottoporre il caso, proseguendo speditamente ed evitando inutili lungaggini processuali.
Come possiamo aiutarti
Grazie alla maturata esperienza dei suoi avvocati nel gestire pratiche in tema di diritto di famiglia e diritto al mantenimento, Boschetti Studio Legale è qui per assisterti anche con riferimento ai casi di mantenimento della moglie straniera, e di assegno di mantenimento per il coniuge straniero.
Gestiamo con professionalità e competenza la tua pratica, ti guidiamo nel delicato processo legale, tutelando i tuoi diritti e garantendo che ogni accordo sia equo.
Hai questioni legate alla famiglia o alle eredità? Siamo qui per aiutarti. Lasciaci i tuoi dettagli qui sotto e parliamone. Ti contatteremo nel più breve tmepo possibile per capire come potremmo supportarti al meglio.
Via dei Gracchi, 151
00192 Roma – Italy
info@familylawboschetti.com
Tel: + 39 – 06 889 21971
solo su prenotazione
Giorno: Lunedì – Venerdì
Orari: 9.00-13.00 / 16.00-20.00
Quanto è l’assegno di mantenimento per la moglie?
L’ammontare dell’assegno di mantenimento alla moglie non è predeterminato in un importo standard, poiché ogni caso viene personalizzato in base alle circostanze del caso.
L’ammontare del mantenimento per la moglie dipende da fattori quali il reddito del soggetto obbligato, le necessità finanziarie della famiglia e il livello di vita goduto in costanza di matrimonio.
Quanto dura il mantenimento per la ex moglie?
In caso di separazione o divorzio, il coniuge obbligato a versare l’assegno di mantenimento in favore di quello più debole può cessare di adempiere al verificarsi di determinate circostanze che riguardano quest’ultimo:
Diventa economicamente autosufficiente;
Passa a nuove nozze;
Inizia una convivenza stabile con un nuovo partner;
Migliorano significativamente le proprie condizioni economiche.
In alcuni casi, se le circostanze lo giustificano, tale assegno può ridursi o cessare su decisione del giudice.
Quando non si paga il mantenimento alla moglie?
Il mantenimento alla moglie non è dovuto se ella è economicamente autosufficiente, possiede un reddito adeguato al proprio sostentamento, o in caso di colpa grave nella separazione (come nei casi di infedeltà o di abbandono del tetto coniugale).
Quando il coniuge ha diritto al mantenimento?
Il coniuge ha diritto al mantenimento quando, in seguito a separazione o divorzio, non dispone di mezzi adeguati a mantenere il tenore di vita goduto in costanza di matrimonio, e non è in grado di procurarseli.
Il mantenimento è previsto anche a condizione che al coniuge che ne beneficerebbe non sia addebitabile la separazione.
In ogni caso, la decisione spetta al giudice dopo attenta valutazione di tutte le circostanze specifiche.