Diseredazione per testamento in Italia
Il testamento, atto di ultima volontà, permette di pianificare la destinazione del proprio patrimonio dopo la morte. In Italia, il diritto successorio è regolato dal Codice Civile, che bilancia la libertà testamentaria con la tutela dei legittimari, ai quali la legge riconosce una quota ereditaria inderogabile, ossia il coniuge, i figli e gli ascendenti.
Talvolta, le disposizioni testamentarie possono generare conflitti tra eredi, specie quando si discostano dalle aspettative dei legittimari. La diseredazione, istituto controverso ma ammesso dalla giurisprudenza italiana, consente al testatore di escludere dalla successione un erede. Tale clausola, seppur valida per gli eredi non legittimari, non può ledere i diritti dei legittimari. In caso di lesione della quota di legittima, gli eredi lesi possono impugnare il testamento per ottenere la riduzione delle disposizioni testamentarie e il ripristino della quota loro spettante.
Con una consolidata esperienza nel campo del diritto successorio internazionale, Boschetti Studio Legale fornisce consulenza qualificata sia per la redazione di clausole di diseredazione conformi alla legge, sia per la tutela dei diritti successori di chi è stato escluso dall’eredità. Il nostro team di professionisti si impegna a garantire la piena validità delle disposizioni testamentarie e ad assistere gli eredi legittimari nell’ottenimento della quota di legittima loro spettante secondo la normativa vigente.
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Clausola di diseredazione
La diseredazione è una clausola testamentaria con cui il testatore esclude espressamente un soggetto dalla propria successione, sia essa legittima che testamentaria. Sebbene non espressamente prevista dal Codice Civile, la giurisprudenza italiana ne ha ammesso l’inserimento in un testamento, purché non comprometta i diritti dei legittimari. Invero, è opportuno precisare che, qualora un legittimario venga diseredato, egli potrà impugnare il testamento e, con l’esperimento vittorioso dell’azione di riduzione, ottenere il riconoscimento della propria quota di riserva.
In passato, si riteneva che il testamento potesse contenere solo disposizioni patrimoniali, attribuendo beni con valore economico. La diseredazione, non prevedendo un’attribuzione diretta, era considerata inammissibile. Tuttavia, la prassi notarile ha aggirato questo ostacolo attraverso la “diseredazione indiretta”, attribuendo l’intero patrimonio ad altri soggetti.
L’evoluzione giurisprudenziale ha poi riconosciuto che la diseredazione produce effetti dispositivi indiretti, modificando la distribuzione del patrimonio tra gli altri eredi. La Corte di Cassazione ha chiarito che la diseredazione, pur avendo un contenuto negativo, può implicare una volontà istitutiva nei confronti degli eredi non esclusi. La sentenza n. 8352 del 2012 ha confermato la validità della diseredazione anche quando costituisce l’unico contenuto del testamento, riconoscendola come un atto dispositivo che regola i rapporti successori.
La sentenza n. 26062 del 17/10/2018 chiarisce che la clausola di diseredazione ha efficacia personale e non si estende automaticamente all’intera stirpe del soggetto escluso. La sentenza n. 8352 del 25/05/2012, invece, conferma la validità della clausola di diseredazione come strumento per regolare i rapporti patrimoniali post mortem. La diseredazione, pur avendo un contenuto negativo, può implicare una volontà dispositiva indiretta a favore degli eredi non esclusi.
Un aspetto particolarmente dibattuto riguarda il rapporto tra diseredazione e successione legittima. Secondo l’orientamento prevalente, la diseredazione impedisce al soggetto escluso di succedere non solo per testamento, ma anche per legge. Questa interpretazione si basa sul principio per cui la volontà testamentaria prevale sulla successione legittima, che opera solo in assenza di disposizioni testamentarie o per la parte non disposta.
La clausola di diseredazione deve essere esplicita e inequivocabile, manifestando chiaramente la volontà del testatore di escludere un determinato soggetto. Ma, come si è visto prima, può essere anche implicita, se deducibile da altre disposizioni testamentarie idonee ad escludere dalla successione determinati eredi.
Boschetti Studio Legale, esperto in diritto successorio internazionale, offre assistenza specializzata a coloro che desiderano inserire una clausola di diseredazione nel proprio testamento, garantendo la sua validità e il rispetto della normativa vigente. Assistiamo anche coloro che sono stati ingiustamente diseredati, tutelando i loro diritti e aiutandoli ad ottenere la quota di legittima spettante.
Contattateci per una consulenza personalizzata e per una valutazione del vostro caso specifico.
Si possono diseredare i legittimari?
Una domanda frequente in materia di successioni riguarda la possibilità di provvedere alla diseredazione dei legittimari, ovvero di quei soggetti (coniuge, figli e ascendenti) a cui la legge italiana riserva una quota inderogabile del patrimonio ereditario. In particolare, ci si chiede se è ammessa la diseredazione del figlio.
La risposta a questa domanda, pur essendo stata oggetto di dibattito in dottrina e giurisprudenza, è negativa. Diseredare un parente è possibile, ma la diseredazione non può ledere i diritti riservati dalla legge agli eredi legittimari.
Nel diritto successorio italiano, la tutela della quota di legittima rappresenta un principio fondamentale, volto a garantire una protezione minima ai legittimari. Sebbene il testatore possa liberamente disporre della sola quota disponibile, non è escluso che una clausola testamentaria possa tentare di comprimere o escludere i diritti dei legittimari, come nel caso di una clausola diseredativa.
Ciò in quanto tali disposizioni non andrebbero a pregiudicare in maniera definitiva i diritti dei legittimari, dal momento in cui comunque la legge prevede che essi possano esperire l’azione di riduzione per far valere il proprio diritto alla quota di riserva ed ottenere il ripristino delle proporzioni successorie imposte dalla legge.
Tuttavia, la giurisprudenza della Corte di Cassazione ha più volte confermato l’invalidità della diseredazione dei legittimari, sottolineando la necessità di garantire la quota di riserva prevista dalla legge. Tra le più recenti pronunce di merito, si può citare la sentenza n. 1335/2021 del Tribunale di Pavia, che ribadisce questo principio, affermando che una clausola di diseredazione rivolta a un legittimario è inammissibile.
Se il testatore tenta di diseredare un legittimario, quest’ultimo ha il diritto di agire in riduzione per ottenere la reintegrazione della sua quota. L’azione di riduzione permette di impugnare il testamento e di ripristinare la corretta ripartizione del patrimonio ereditario, garantendo al legittimario la quota a lui spettante per legge.
Boschetti Studio Legale, esperto in diritto successorio internazionale, offre assistenza specializzata a coloro che desiderano pianificare la propria successione nel rispetto dei diritti dei legittimari, e hanno bisogno di un avvocato per ottenere garanzie sulla validità del testamento e per non incorrere nel rischio di future controversie ereditarie.
Assistiamo inoltre coloro che si ritengono lesi nei propri diritti di legittimari, fornendo consulenza e supporto legale per l’azione di riduzione. Contattateci per una consulenza personalizzata e per tutelare i vostri interessi in materia di successioni.
Differenza tra diseredazione e indegnità
L’indegnità a succedere si configura come una sanzione civile che esclude un erede dalla successione per aver compiuto comportamenti gravi e illeciti, indicati tassativamente nell’articolo 463 del codice civile. Questi comportamenti, spesso di natura penale, qualificano l’individuo come non meritevole di beneficiare del patrimonio ereditario.
A differenza della diseredazione testamentaria, dove è il testatore a escludere volontariamente un soggetto, l’indegnità è una misura stabilita dalla legge. L’indegno può essere chiamato all’eredità, ma non può conservarla; ciò richiede una dichiarazione giudiziale che ne formalizzi l’esclusione.
Tra i comportamenti considerati indegni rientrano atti come l’omicidio o il tentato omicidio del de cuius o dei suoi familiari, la calunnia grave, la falsificazione del testamento o l’impedimento doloso alla volontà testamentaria del defunto. Questi atti si suddividono in due categorie principali: quelli che compromettono l’integrità fisica o morale del defunto e quelli finalizzati a manipolare la distribuzione del patrimonio.
Perché l’indegnità produca effetti, è necessario un procedimento giudiziario avviato dai soggetti che potrebbero beneficiare della successione in sostituzione dell’indegno. La sentenza costitutiva ha effetto retroattivo, obbligando l’indegno a restituire eventuali beni ereditari e frutti percepiti. Gli atti di ordinaria amministrazione compiuti dall’indegno prima della pronuncia restano validi, mentre quelli di straordinaria amministrazione possono perdere efficacia se gratuiti, o essere validati se il terzo contraente agì in buona fede.
Un caso particolare riguarda i genitori dichiarati indegni. La legge prevede che questi non possano esercitare l’usufrutto e l’amministrazione sui beni ereditati dai loro figli, per evitare un vantaggio indiretto. In tali situazioni, un curatore viene nominato per gestire il patrimonio.
Consulenza legale per la diseredazione nel testamento del figlio o di un parente
La diseredazione, come abbiamo visto, è un atto complesso che richiede un’attenta valutazione, soprattutto in un contesto internazionale. Le complesse dinamiche familiari e le differenze tra ordinamenti giuridici possono rendere la diseredazione di un figlio o di un parente a favore di stranieri un processo delicato e ricco di sfumature.
In questi casi, è fondamentale rivolgersi a un professionista esperto in diritto successorio internazionale. Boschetti Studio Legale offre assistenza specializzata in materia di diseredazione anche in contesti internazionali, con particolare attenzione a:
- Verifica della validità della diseredazione: valutiamo la legittimità della clausola di diseredazione alla luce della legge applicabile al caso specifico, considerando la nazionalità del testatore, degli eredi e la situazione dei beni.
- Tutela dei diritti dei legittimari: in caso di diseredazione di un figlio o di un parente legittimario, analizziamo la normativa italiana e internazionale per garantire il rispetto della quota di legittima.
- Redazione di un testamento internazionale: assistiamo nella redazione di un testamento valido in tutti i Paesi coinvolti, nel pieno rispetto delle volontà del testatore e delle normative applicabili.
- Risoluzione di controversie ereditarie: offriamo consulenza e supporto legale per la risoluzione di controversie legate alla diseredazione, sia in sede stragiudiziale che giudiziale.
Se desiderate diseredare un figlio o un parente a favore di uno straniero, o se ritenete di essere stati ingiustamente esclusi da un testamento, contattate Boschetti Studio Legale per una consulenza personalizzata. Il nostro team di esperti vi guiderà attraverso le complesse procedure legali, tutelando i vostri interessi e garantendo la corretta applicazione della legge.
Affidarsi a uno studio legale per il diritto successorio internazionale è la scelta migliore per garantire la validità del testamento e prevenire future controversie ereditarie.
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Come funziona la diseredazione?
La diseredazione è un atto con cui una persona, tramite il testamento, decide di escludere un soggetto dalla propria eredità. Per essere valida, la diseredazione può essere esplicita e inequivocabile, indicando chiaramente chi viene escluso e per quale motivo, oppure può risultare implicitamente, quale conseguenza delle disposizioni testamentarie.
Come fare per escludere un figlio dall'eredità?
Escludere un figlio dall'eredità, essendo un legittimario (come nel caso di figli, coniuge e genitori), non è possibile in Italia. La legge tutela questi soggetti con una quota minima dell'eredità chiamata "quota di legittima". È possibile escludere un figlio solo dalla quota disponibile del patrimonio, ma non dalla sua quota di legittima.
Come farsi diseredare?
Non esiste un modo per "farsi diseredare". La decisione di diseredare qualcuno spetta unicamente a chi fa il testamento.
Come escludere un erede legittimo dal testamento?
Escludere un erede legittimo, ossia un soggetto chiamato all’eredità in assenza di testamento, è possibile redigendo un testamento in cui si dispone del proprio patrimonio in favore di altri soggetti. Pertanto, il testatore può liberamente decidere di escludere gli eredi legittimi dalla successione, salvo che non ci siano legittimari da tutelare con la quota di riserva.
Quando si può escludere un figlio dal testamento?
Un figlio può essere escluso dal testamento solo per quanto riguarda la quota di patrimonio che eccede la sua quota di legittima. La quota di legittima è una quota minima dell'eredità che la legge riserva ai figli, al coniuge e ai genitori e non può essere intaccata.