Adozione speciale in Italia
L’adozione in casi particolari, come l’adozione speciale per stranieri residenti in Italia, si propone di tutelare il rapporto che intercorre tra il minore ed il nucleo familiare con cui precedentemente ha già sviluppato legami affettivi, oppure quei minori che versano in particolari circostanze di disagio.
Detta fattispecie risponde, quindi, a specifiche esigenze previste dalla legge, tant’è che le ipotesi cui può ricorrersi a questo istituto sono tassativamente contemplate, come si vedrà più avanti.
Cos’è l’adozione speciale o l’adozione in casi particolari
L’adozione speciale, conosciuta anche come “adozione in casi particolari” è un’importante opportunità che può verificarsi in tutti quei casi in cui non si verificano i presupposti legittimanti l’adozione piena.
I casi individuati dal legislatore prevedono tale possibilità per:
- le persone unite al minore da parentela fino al sesto grado, o da un rapporto stabile e duraturo, maturato in un lungo periodo di affidamento quando il minore è orfano sia di padre, sia di madre;
- il coniuge, nel caso in cui il minore sia figlio adottato già dall’altro coniuge;
- i minori con menomazioni fisiche, psichiche o sensoriali tali da compromettere l’apprendimento, le relazioni, fino a determinare uno svantaggio sociale o emarginazione;
- impossibilità di procedere con affidamento preadottivo.
Per i cittadini stranieri residenti in Italia, l’adozione speciale rappresenta una via legale per assumere diritti e doveri nei confronti del minore, pur mantenendo un rapporto con la famiglia biologica.
Infatti, questo istituto può rivelarsi particolarmente utile quando il legame tra il minore ed i suoi genitori naturali non può essere completamente sciolto, come nel caso di adozione da parte del coniuge straniero o di un familiare.
Infine, anche le persone single possono accedere all’adozione in casi particolari, salvo ricordare che la Corte Costituzionale, con sentenza n. 33 del 21 marzo 2025, ha riconosciuto loro il diritto di accedere all’adozione internazionale, sottoponendosi al medesimo iter di valutazione dell’idoneità previsto per le coppie.
Che differenza c’è tra adozione speciale e l’adozione piena?
La principale differenza tra adozione speciale (o in casi particolari) e l’adozione piena risiede nella natura del rapporto legale tra il minore e la famiglia d’origine.
Infatti, nell’adozione piena il bambino diventa a tutti gli effetti figlio della coppia adottante, ed il legame con la famiglia biologica viene completamente interrotto. Ne deriva l’assunzione, da parte del minore, del cognome della sua nuova famiglia, e la sua integrazione a tutti gli effetti di legge, anche nell’asse ereditario.
Nel diverso caso dell’adozione speciale, invece, il legame con la famiglia biologica non viene completamente reciso. Il minore mantiene il proprio cognome e, in alcuni casi, può addirittura conservare relazioni con i membri della famiglia d’origine.
L’adozione in casi particolari, quindi, è meno definitiva rispetto all’adozione piena, applicandosi per ragioni di tipo umanitario o di particolare urgenza.
Dal punto di vista legale, entrambe le procedure – di adozione piena e di adozione speciale – offrono tutele significative al minore, ma l’adozione speciale si preoccupa maggiormente di rispondere a quelle situazioni in cui diritti e relazioni familiari non vanno integralmente eliminati.
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Requisiti per l’adozione in casi particolari
Per poter accedere all’adozione in casi particolari in Italia, sia i cittadini italiani che i cittadini stranieri residenti devono soddisfare alcuni requisiti previsti dalla legge.
Uno dei primi requisiti fondamentali è che la persona, o la coppia adottante, deve essere in grado di garantire al minore un ambiente sereno, armonioso, sicuro.
In questo l’adozione speciale è un’adozione particolare, perché si caratterizza da maggiore flessibilità rispetto all’adozione piena, con particolare riguardo ai presupposti dell’età e alla durata della relazione con il minore.
Un caso peculiare che merita attenzione è l’adozione speciale da parte di coniuge straniero che adotta il figlio del proprio partner. In tale fattispecie, il requisito della residenza stabile in Italia è fondamentale, così come la dimostrazione di un legame affettivo già consolidato con il minore.
Altri requisiti oggetto di indagine riguardano la capacità di prendersi cura del minore in maniere adeguata e continuativa, e ciò viene prima valutato dai servizi sociali e, successivamente, approvato dal Tribunale per i Minorenni.
Come possiamo aiutarti
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Le procedure legali concernenti l’adozione speciale, così come l’adozione speciale per cittadini stranieri residenti in Italia, richiedono una profonda conoscenza della materia, oltre che della normativa, ed il nostro obiettivo è garantirti che ogni passo venga svolto correttamente, avendo cura di tutelare al contempo sia i tuoi diritti che il benessere del minore.
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Che significa adozione speciale?
Adozione speciale significa attivare una procedura adottiva che non comporta per il minore adottato l’interruzione definitiva dei suoi rapporti con la famiglia biologica.
Questo istituto trova applicazione solo in casi specifici predeterminati ed individuati tassativamente dalla legge. Tra i casi in cui può ricorrersi a tale istituto si annovera quella situazione in cui il minore è orfano di entrambi i genitori e può essere adottato dai familiari, oppure è orfano ed affetto da disabilità importanti, oppure il caso in cui il minore viene adottato dal partner del genitore, oppure nei casi in cui vi è impossibilità di affidamento preadottivo.
Quali sono i tipi di adozione possibile?
I tipi di adozione possibile in Italia sono principalmente: l’adozione piena – o legittimante –, l’adozione speciale – anche detta in casi particolari – e l’adozione internazionale.
L’adozione legittimante crea un legame definitivo tra il minore e la sua nuova famiglia, interrompendo tutti i legami giuridici con la famiglia d’origine.
L’adozione in casi particolari, invece, permette di mantenere alcuni legami con la famiglia biologica, e trova applicazioni in casi specifici.
Accanto alle prime due citate forme di adozione, vi è poi quella internazionale che consente di adottare un bambino proveniente da un altro Paese, contemperando la normativa nazionale con quella estera del Paese d’origine del minore.
Cos'è l'adozione in casi particolari?
L’adozione in casi particolari è una forma di adozione prevista e disciplinata in Italia che consente al minore adottato di mantenere i suoi legami giuridici con la famiglia d’origine. Viene applicata in situazioni specifiche tra cui si annoverano l’adozione del figlio del coniuge, minori orfani, bambini in particolari situazioni disagiate.
Non crea un legame di parentela con la famiglia degli adottanti, ma garantisce comunque tutela ed assistenza al minore.
Cos'è l'adozione piena?
L’adozione piena è la principale forma di adozione prevista in Italia e garantisce la piena integrazione familiare. Essa comporta la completa rottura dei legami giuridici tra il minore e la sua famiglia biologica, creando una nuova relazione con la famiglia adottiva. Il bambino assume il cognome degli adottanti e gode di tutti i diritti, inclusi quelli di natura ereditaria, come se fosse un vero e proprio figlio biologico della coppia.
Come si diventa cittadini italiani per adozione?
Si diventa cittadini italiani per adozione se il minore è straniero e viene adottato da un cittadino italiano. In tal caso l’acquisto della cittadinanza avviene di diritto. Nel caso in cui l’adottato è maggiorenne, invece, l’interessato può chiedere la naturalizzazione trascorsi cinque anni di residenza legale in Italia successivamente all’adozione.
Se l’adozione avviene all’estero, sarà necessario trascrivere l’adozione in Italia avendo cura di verificare il rispetto della normativa italiana in tema di acquisto della cittadinanza.
Dove è più facile adottare un bambino?
L’adozione speciale è generalmente più semplice nei Paesi che hanno normative flessibili riguardo ai legami familiari preesistenti, come l’Italia. Il Tribunale per i Minorenni italiano, infatti, facilita questo tipo di adozione in virtù di legami affettivi o familiari consolidati.
Qual è l'età massima per adottare un bambino?
L’età massima per adottare un bambino in Italia non è espressamente indicata, ma può ricavarsi dalla lettura dei requisiti imposti dalla legge, fra cui si annovera il presupposto per il quale tra l’adottante ed il minore deve intercorrere una differenza di età ricompresa tra i 18 anni ed i 45 anni.
Vi sono, tuttavia, anche delle eccezioni per coppie già con figli o che versano in situazioni particolari, così come, allo stesso modo, alcune leggi internazionali prevedono delle peculiarità a seconda del Paese da cui si adotta.
Quanto costa un atto di adozione?
Un atto di adozione può avere un costo variabile, in base alla complessità del caso e al tipo di adozione (nazionale/internazionale). Le spese possono includere consulenze legali, traduzioni e contributi per enti autorizzati. In generale, i costi per un’adozione nazionale sono inferiori rispetto a quelli occorrenti ad un’adozione internazionale.